NOTIZIE UTILI
- Notizie
- Curiosità
- Tradizioni e Cultura
- Gastronomia


  CURIOSITA'

 

Le magàre:

Un tempo in paese si temevano le "magàre" (streghe) che, secondo la credenza popolare, erano in grado di fare le fatture di malocchio ("magharie"). Per questo motivo a Buonvicino nessuno si sarebbe mai azzardato a raccogliere per strada aghi, spilli o bottoni (oggetti di solito utilizzati per preparare la fattura). Altra superstizione riguardava le scope che non dovevano mai essere riposte dietro la porta di casa perché le streghe avrebbero potuto utilizzarle per entrare.

Le antiche produzioni :

In periodi diversi il paese fu conosciuto per la produzione di zucchero, seta e cedro. Dal 1400 fino al 1700 si lavorava uno zucchero di ottima qualità. Dopo la scoperta delle barbabietole (1747) che con nuovi metodi industriali sostituì la canna da zucchero, la produzione, però, andò scemando. Nella seconda metà del 1700, invece, il piccolo borgo si dedicò con successo all'allevamento del baco da seta. Ogni famiglia coltivava il gelso e allevava il baco. La seta raccolta affluiva in paese dove esisteva una filanda nella quale lavoravano la maggior parte delle donne del paese chiamate le "filatrici" (questo nome fu usato almeno fino al 1861, per distinguerle dalle donne provenienti dalla campagna chiamate, invece, "foritane"). A partire dalla fine del XIX secolo e fino al 1970 il vero fiore all'occhiello dell'agricoltura locale fu il cedro. In Italia era concentrato nella fascia costiera tirrenica da Scalea a Bonifati. Questo agrume era molto usato nell'industria dolciaria. Oggi la cedricoltura, almeno a livello industriale, è scomparsa.

 

 

 

 

 


Design Ice&Co icedesign@email.it
 
icedesign@email.it info@prolocobuonvicino.it